giovedì 12 aprile 2012

introduzione


Single è bello. Gnocchi di patate con pomodoro e cipolla, l’alito ringrazia, anche Babi! Babi è la mia dolce metà, l’amore della mia vita, colei che mai mi tradirà, che mai mi farà soffrire, una dolcissima cognolina bianca e champagne tutto pelo e vizi il cui vero nome è Zoe;

mia sorella in corridoio che ascolta musica house, musica per le mie orecchie, voglia di libertà;

io in internet che faccio i provini on line per entrare nella casa del Grande Fratello, voglia di cambiamenti, di non rendere conto a nessuno;

single da 6 giorni e rinata;

quanto è dura la vita di coppia, l’ho sperimentato in 3 anni di relazione, adesso sono libera, mi godo le giornate, mi godo i momenti, mi godo le cose che mi piacciono e analizzo le storie d’amore delle mie amiche e i loro problemi, problemi facilmente risolvibili da fuori che non lo sono altrettanto dal dentro, discussioni, incomprensioni che ti fanno passare giornate in lacrime, ex ragazze che ricompaiono all’improvviso, morosi troppo impegnati davanti ad una play station o a guardare la partita del Milan per dedicare tempo a te e tu che ti chiedi dove hai sbagliato senza renderti conto che l’unico che sbaglia in tutto questo è lui, perché gli uomini sono tutti (o quasi) uguali, egoisti,pensano prima a loro e dopo a te, così nella vita, così nel sesso. Allora questi uomini bisogna saperli usare, usare nella vita, usare nel sesso, vero sesso, bel sesso e poi.. adios amigo!

Questo ho imparato in 23 anni di vita, in 8 di tirocinio d’amore, di incontri strambi, di personaggi curiosi, di persone che non valgono niente, anche perché se avessi trovato qualcuno che valeva qualcosa ora non sarei qui a scrivere;

e nel frattempo guardo l’orologio, sono le 20.00, è ora di ricominciare a studiare e poi un pensiero nella mia mente prende voce: “che merda di uno” e quest’uno ha un nome, Michele, un nome che riecheggia nell’aria da 6 anni, troppi anni, un nome che si insinua tra le pagine di diari segreti, di lettere adolescenziali, di messaggi e di e mail, un nome che tanto mi ha fatto soffrire e che tanto farà ancora ma questa è un’altra storia.


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